martedì 17 novembre 2015

Je suis Paris

Ci uniamo all'appello pubblicato dall'amico Lorenzo Dallari sul suo sito ecco le sue parole:Il mondo è comprensibilmente sconvolto dai drammatici fatti di Parigi. Anche io lo sono, e allora voglio dedicare qualche riflessione al difficile momento che sta vivendo non solo la Francia, ma gran parte del mondo di buon senso. Basta tacere: tacere è una colpa. Basta abbandonarsi a finti moralismi, fa tanta scena ma non serve a nulla. La pallavolo per oggi può attendere un attimo.
LIBERTÀ. Stiamo vivendo un nuovo incubo, scatenato dalla follia di alcune menti turbate che hanno ideato un'altra strage di inaudita violenta, pazzia e vigliaccheria. Quello che è successo è davvero senza senso per chiunque abbia un minimo di raziocinio, e io come tanti nel mondo credo sia veramente giunto il momento di reagire. Perché l'altra sera mi sono commosso vedendo in tv le immagini agghiaccianti che giungevano in diretta da Parigi, e non mi vergogno a dirlo. Perché ho dei figli che vorrei potessero essere cittadini del mondo senza restrizioni di sorta. Perché ai miei figli ho insegnato cosa significa il rispetto per gli altri. Perché voglio poter andare dove voglio, con chi voglio e quando voglio, senza paura. Perché è allucinante morire mentre sei tra amici in allegria e vieni letteralmente giustiziato da un manipolo di folli che ti sparano addosso senza nessuna ragione. Perché mi fa rabbrividire l'idea che un ragazzo di 20 anni si faccia scoppiare da una bomba che porta in cintura. Perché ho una nipote che vive e studia a Parigi che venerdì sera doveva andare al Bataclan e deve ringraziare Dio per essere stata costretta in casa dall'influenza. Perché la vita è sacra. Perché dopo l'11 settembre 2001 dovremo marchiare a fuoco nelle nostre menti anche il 13 novembre 2015. Perché detto "in vulgaris" mi sarei anche rotto un pò i coglioni, devo ammetterlo. E soprattutto perché amo la libertà, e non voglio rinunciarvi per nulla al mondo. Fonte Dallarivolley.

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